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Il mondo in un Fondo. Multiculturalità e triestinità nelle fotografie di Francesco Pepeu conservate presso la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte

Nella foto: Francesco Pepeu con Stanislao Ghittoni, celebre maestro di scherma, a Vienna nel 1906

Giovedì 23 gennaio 2020, alle ore 16.45, nell’ambito delle conferenze
dedicate alla fotografia locale dalla Società di Minerva di Trieste,
Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca dei Civici Musei di
Storia ed Arte del Comune di Trieste, terrà la conferenza “Il
mondo in un Fondo. Multiculturalità e triestinità nelle fotografie di
Francesco Pepeu conservate presso la Fototeca dei Civici Musei di Storia
ed Arte”
presso la Biblioteca Statale Stelio Crise, in Largo Papa Giovanni XXIII.

La collezione fotografica di Francesco Pepeu (Trieste 1887-1971),
donata tra il 2013 e il 2018 dal figlio Giancarlo, professore emerito di
Farmacologia presso l’Università degli Studi di Firenze, rivela appieno
la multiculturalità della società triestina tra fine Ottocento e i
primi anni del Novecento. Quell’humus che consente a Scipio Slataper, in
una lettera indirizzata alla futura moglie Gigetta Carniel, nel 1912,
di definirsi slavo, tedesco e italiano.

Il medico Francesco Pepeu è, al tempo stesso, un personaggio
eclettico: scienziato, viaggiatore, collezionista appassionato d’arte,
come testimoniato dalle numerose donazioni ai Musei Civici, fotografo
amatoriale. Le fotografie raccolte sono datate dal 1860 circa agli anni
Trenta del XX secolo.

L’enciclopedia visiva di Pepeu ricomprende foto di studi triestini,
ma anche di studi viennesi, tedeschi, ungheresi, francesi, milanesi o
veneziani. I positivi disposti negli album, importanti per ricostruire
usi, costumi e ambienti, realizzano un racconto per immagini capace, al
tempo stesso, di rivelare la sensibilità dei curatori e proprietari. Se
negli album dedicati ai ritratti lo sforzo è teso a lasciare tracce di
memoria per i famigliari e gli eredi, in quelli di viaggio lo scopo è
fissare e conservare il ricordo dei luoghi visitati in Estremo Oriente,
in India, in America, a Tobago, in Africa, in Eritrea (le foto africane
sono state donate ai musei scientifici comunali che le conservano).

Il mondo in un Fondo è il ritratto di quell’unicum triestino che è la
multiculturalità della città, tra fine Ottocento e i primi del
Novecento. Il Fondo in un mondo: è quello scrigno informativo
rappresentato dalla Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di
Trieste.

 

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