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Fondo fotografico Pietro Opiglia

a cura di Silvia Grion

La serie prima guerra mondiale è stata presumibilmente donata da Pietro Opiglia dopo il 1918, al termine del conflitto mondiale. Il fotografo fu richiamato alle armi nel periodo tra il luglio 1914 e il dicembre 1917 e realizzò questo complesso fotografico nel 1915, allorché si trovava di stanza ad Aurisina (Nabresina). Si tratta quindi di una sezione all’interno del ben più corposo Archivio Opiglia. Nato a Pola nel 1877, dal 1902 prestò servizio presso il Civico Museo di Antichità della sua città natale dove si distinse per la sua costante dedizione agli scavi archeologici e per la sua versatilità nello svolgere varie attività. Grazie alle sue abilità venne poi assunto presso il Museo di Storia ed Arte di Trieste e nel dicembre 1908 il Comune di Trieste gli conferì l’incarico di custode. Nel febbraio 1912 venne allestito un laboratorio fotografico presso i Musei, dove Opiglia poté lavorare, e venne stanziata una somma di denaro per l’acquisto di una macchina fotografica all’avanguardia, una “Royal Ruby”. Nell’inverno tra il 1925-1926 Opiglia venne incaricato di effettuare un consistente reportage fotografico di Città Vecchia, realizzando così 363 immagini che documentano in maniera capillare la zona antica della città, prossima ad essere sostanzialmente modificata dai piani urbanistici del 1925-1936. Altri lavori di particolare rilevanza consistono nella documentazione fotografica delle fasi costruttive dell’edificio della Pescheria, avvenuta complessivamente, nell’arco di un anno, nel 1913. Inoltre degna di nota è anche la ricca documentazione attraverso la quale è possibile stilare una sorta di censimento iconografico dei luoghi di culto presenti a Trieste e di quelli non più esistenti, nonché della riproduzione fotografica degli oggetti museali. Pietro Opiglia continuò a svolgere il proprio lavoro presso i Musei triestini fino al 30 settembre del 1947, data che segna il suo definitivo ritiro dalla professione con il grado, assunto sin dal 1924, di Archivista. L’anno successivo, il 7 ottobre 1948 morì a Trieste. Il complesso fotografico della serie relativa alla prima guerra mondiale, la cui sistemazione è stata ultimata nel giugno 2016, consta di 32 lastre negative e 48 stampe positive relative a 29 dei soggetti totali. Il materiale documenta per lo più ritratti di commilitoni di Opiglia in momenti di riposo e svago ad Aurisina nel 1915, oltre ad alcune immagini di civili. Dagli scatti traspare sempre la grande sensibilità e composizione del fotografo triestino che si sofferma sui volti, sulle espressioni, sulle divise, cogliendo il tutto con esatta nitidezza.

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